Siamo in Guerra e la sua economia si chiama Economia di Guerra.
Pensavamo che sarebbe stato 1° decreto sui 77 del Governo Conte.
Relativamente al tipo di Guerra e al Stato sociale, le modalità si relativizzano.
Si potevano varare immediatamente due azioni semplici, senza chiedere permessi a nessuno.
Due azioni che non incidono sul bilancio statale, e senza chiedere prestiti a organismi extra-nazionali, poiché si alimenta, con il circuito del prestito nazionale.
Una modalità sperimentata nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale, che ci ha permesso di alimentare la Guerra per anni.
Le azioni possono essere due:
1) Prestiti d’emergenza erogati da enti dello stato Stato, per esempio Cassa Depositi e Prestito, al 0-2% interessi, il tasso di interesse è utile per bypassare i vincoli europei, per tutte le famiglie e imprese con piani rientro umani e eventuali stralci dopo.
2) Sottoscrizione Buoni del Tesoro al 2-4%.
L’impatto sociale, economico e psicologico è enorme!
Uno si chiede perché non è stato fatto, semplice , la risposta, per una questione meramente culturale, l’antimilitarismo militante tra i neuroni delle menti della Sinistra.
Causa anche di non aver assegnato ai militari la gestione dell’emergenza Corona Virus.
Work in progress